“Con il voto
del Senato il DL Cultura è finalmente legge dello Stato. Si tratta di un grande
risultato che immette importanti risorse per una nuova politica culturale, che
avrà i suoi cardini sul Piano Olivetti e sulla cooperazione culturale con
l’Africa e il Mediterraneo allargato. Il dibattito alle Camere, che ha
arricchito il testo, e il mancato ricorso al voto di fiducia a Palazzo Madama
dimostrano il rispetto per la centralità del Parlamento: un passo importante
per il ‘nuovo MiC’”, ha dichiarato il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli,
in occasione della presentazione del provvedimento appena licenziato dalle
Camere. “Sono particolarmente soddisfatto, infine, dell’iniziativa a favore
delle terze pagine dei quotidiani: sono certo che ampliando le possibilità di
conoscenza del grande fervore creativo in atto in Italia si contribuirà alla
crescita culturale, sociale e civile delle persone, aumentando anche la
partecipazione dei cittadini al godimento della cultura in tutte le sue forme”,
ha concluso Giuli.
Primo cardine
del provvedimento è il Piano Olivetti per la Cultura, dotato di una propria
Unità di Missione e voluto per promuovere la rigenerazione culturale delle
periferie, delle aree interne e di quelle svantaggiate, che introduce strumenti
per valorizzare le biblioteche quali mezzo di educazione intellettuale e civica
e di connessione con il tessuto sociale. Il Piano Olivetti, spiega la nota del
MiC, promuove la filiera dell’editoria libraria, anche attraverso il sostegno
alle librerie caratterizzate da lunga tradizione, da interesse
storico-artistico e alle librerie di prossimità. Tra gli obiettivi principali
viene sancito il ruolo degli archivi e degli istituti storici e culturali,
quali custodi della storia e della memoria della Nazione. A tal fine la legge
destina 34 milioni di euro per le biblioteche e la filiera dell’editoria
libraria, ripartiti in 30 milioni di euro per l’acquisto di libri da parte di
biblioteche storiche e di prossimità; 3 milioni di euro per favorire l’apertura
di nuove librerie da parte di giovani fino a trentacinque anni di età; 1
milione di euro per sostenere la vendita di libri nei piccoli centri abitati
con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti.
Ulteriori 10
milioni di euro sono destinati ad ampliare l’offerta culturale dei quotidiani
in formato cartaceo attraverso il potenziamento delle pagine dedicate a
cultura, spettacolo e settore audiovisivo.
Il
provvedimento assicura anche il finanziamento stabile di cinque Istituti –
Giunta Storica Nazionale, Istituto italiano per la Storia Antica, Istituto Storico
Italiano per l’età Moderna e Contemporanea, Istituto Italiano di Numismatica,
Domus Mazziniana – e della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano. Alla
Giunta Storica Nazionale, inoltre, è riconosciuto un ulteriore contributo di
200 mila euro per la promozione e la realizzazione di edizioni critiche di
opere di personalità rilevanti del XIX e XX secolo. Per il 2025, infine, sono
destinati 500.000 euro alla Fondazione Museo di Fotografia Contemporanea.
Secondo cardine
della legge è la cooperazione culturale con l’Africa e il Mediterraneo
allargato, anch’esso dotato di una Unità di Missione. La struttura, di concerto
con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale,
esercita funzioni di indirizzo e di coordinamento di progetti e interventi di
cooperazione culturale con Stati e Organizzazioni internazionali africane,
promuove il dialogo tra enti e istituzioni culturali italiani e quelli degli
Stati africani e del Mediterraneo allargato e sostiene la realizzazione di
progetti di rigenerazione culturale nelle aree del Mezzogiorno.
Il testo,
stanzia poi 800 mila euro per un summit celebrativo del venticinquesimo
anniversario della Convenzione Europea sul Paesaggio firmata a Firenze il 20
ottobre 2000, che si svolgerà nel capoluogo toscano nel mese di ottobre, al
quale parteciperanno i rappresentanti dei 46 Stati membri del Consiglio
d’Europa.
Nel
provvedimento sono inoltre presenti misure per la semplificazione degli
interventi sul patrimonio culturale, per il cinema e per il settore
audiovisivo, tra i quali l’introduzione di una nuova categoria di opere
classificabili come “non adatte ai minori di 10 anni”. La proposta di modifica
è espressione anche del lavoro della Commissione per la classificazione delle
opere cinematografiche.
È stata anche risolta
la problematica emersa dall’indagine della Corte dei Conti sul “bonus cultura
18app”: la norma fissa un termine entro il quale gli esercenti delle attività
debbano provvedere, a pena di decadenza, all’invio della relativa fattura. La
legge stabilisce poi l’impignorabilità dei fondi del Ministero della Cultura
destinati alla tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, identificati
per legge o atto amministrativo.
Ulteriori
misure consentono infine di procedere all’attuazione della riorganizzazione del
Ministero prevista dal DCPM 57/2024.
Crediti immagine: Ministero della Cultura.
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