Oggi è la
Giornata mondiale del leopardo delle nevi. Si tratta di un felino tanto
maestoso quanto elusivo, che si è adattato ad ambienti impervi, come i picchi
rocciosi delle montagne sopra i 4.000 metri di altitudine. Abituato a
temperature estremamente fredde, anche questo animale soffre e non poco a causa
del cambiamento climatico, spiega il WWF.
Crediti foto: © WWF Pakistan.
Gli ambienti in
cui vive il leopardo
delle nevi sono estremi, basti pensare che circa il 70% del suo habitat è
tuttora inesplorato dai ricercatori, e le sue abitudini sono elusive a tal
punto che, per fare chiarezza sulla distribuzione delle popolazioni,
recentemente sono stati adottati metodi di censimento su base genetica e
molecolare. La specie è presente in 12 Paesi dell’Asia centrale, i più
importanti dei quali, dal punto di vista della conservazione, sono Cina, India,
Bhutan, Pakistan, Mongolia e Nepal. Proprio a causa delle difficoltà nel
censire questa specie, le ultime stime di popolazione riportano una forbice
molto ampia: da un minimo di 4.000 a un massimo di 7.000 individui in natura.
L’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) inserisce il
leopardo delle nevi nella Lista Rossa e valuta la specie come “vulnerabile” al
rischio di estinzione.
Crediti foto: © WWF Pakistan.
Come gli altri
grandi carnivori, prosegue il WWF, il leopardo
delle nevi è il predatore al vertice della piramide alimentare. Vivendo in
habitat estremi, risente particolarmente degli effetti del cambiamento
climatico e rappresenta un ottimo indicatore per valutarne gli effetti sugli
ambienti di alta quota. Gli effetti del riscaldamento globale rischiano infatti
di danneggiare in modo irreversibile l’habitat della specie, riducendo non solo
la disponibilità di prede, ma anche le risorse d’acqua in alta quota. Inoltre,
l’innalzamento delle temperature può indurre il leopardo delle nevi a entrare
in conflitto on gli allevatori locali, esacerbando una convivenza già
complicata. La conservazione della specie è minacciata anche dal bracconaggio e
dal commercio illegale di pelli o denti, che negli ultimi anni, sembra essere
in crescita.
Le buone
notizie per quanto riguarda la conservazione arrivano dal Bhutan, dove il
censimento della specie, condotto nel 2023 con il supporto di WWF Bhutan, ha
evidenziato un incremento della popolazione, rispetto alla precedente survey
del 2016, di circa il 40%. Inoltre, nel 2023, è stata realizzata la prima
valutazione della presenza della specie in India, con circa 240 singoli
individui censiti e 718 stimati in totale in tutto il Paese. Anche il
Kazakistan, secondo una nota recente dell’UNDP, ha visto la popolazione di
leopardo delle nevi crescere del 20% rispetto alle ultime stime datate 2019.
Crediti foto: © WWF Pakistan.
Nella primavera
del 2024 un team di ricercatori del WWF USA e Bhutan ha dato il via ad un
progetto di censimento innovativo e non invasivo nell’impervio habitat delle
montagne dell’Himalaya. “Questo metodo, noto come DNA ambientale, non solo è un
sistema efficace per conservare la presenza di una specie elusiva come il
leopardo delle nevi – dice Arnaud Lyet, Lead Specialist Wildlife Conservation,
WWF che ha preso parte allo studio sul campo – ma è fondamentale anche perché
fornisce informazioni importanti sulla biodiversità dell’ecosistema che lo
supporta e su come possiamo provare a proteggerlo.” Il sistema consiste
nell’analizzare piccole quantità d’acqua di fiumi e torrenti montani, alla
ricerca di tracce di materiale genetico rilasciate dagli snow leopard venuti in
contatto con l’acqua corrente.
Crediti foto: © WWF Pakistan.
Il WWF ha un
progetto ad hoc per la conservazione della specie anche in Pakistan, dove si
occupa di ridurre i conflitti tra il leopardo delle nevi e le comunità locali,
promuovendo una coesistenza pacifica basata anche sull’educazione e
sensibilizzazione e sul controllo del commercio illegale della specie. Per
favorire la coesistenza il progetto punta su opere di prevenzione, come le recinzioni elettrificate donate agli allevatori. In parallelo, in Mongolia la
donazione di diversi cuccioli di pastore da guardiania di razza Bankhar,
protegge le greggi dalla predazione da parte del leopardo delle nevi, in un
Paese dove vivono circa 1.000 felini.
Crediti foto in primo piano: © WWF Pakistan.
Crediti video: WWF.
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