Il Ministro
della Cultura, Alessandro Giuli, ha scelto Guendalina Salimei come curatrice
del Padiglione Italia alla 19. Mostra Internazionale di Architettura-La
Biennale di Venezia, con il progetto “TERRÆ AQUÆ. L’Italia e l’intelligenza del
mare”.
“La proposta di
Guendalina Salimei mette al centro l’urgenza del mare come humus originario e
destino comune, come occasione nomadica, frontiera mobile, paesaggio interiore
dell’uomo che ridisegna architetture liquide e città sommerse. L’anima di
Venezia che ne contiene il corpo sempre vivo”, ha dichiarato il Ministro Giuli.
“Con grande
onore e gioia – ha dichiarato Guendalina Salimei - desidero esprimere il mio
sentito ringraziamento per essere stata scelta quale curatrice del Padiglione
Italia alla Biennale Architettura 2025. Questo incarico rappresenta
un’importante opportunità per mettere al centro delle riflessioni
architettoniche, tecniche e culturali il rapporto del nostro territorio con il
mare: il Mediterraneo allargato ai vicini oceani. La centralità di questo
rapporto strutturale che incide sull’identità e sull’equilibrio ambientale del
Paese è stata a lungo trascurata. Il Mediterraneo conforma le coste con
centinaia di città portuali e un territorio che si spinge in profondità
all’interno: si respira il mare dalle alture delle Alpi e degli Appennini.
Guardare l’Italia dal mare implica un cambiamento di prospettiva, impone la necessità
di ripensare il progetto del confine tra terra e acqua come sistema integrato
di architetture, infrastrutture e paesaggio. Sono entusiasta di lavorare con un
team multidisciplinare d’eccellenza, con progettisti, ricercatori e artisti che
contribuiranno a creare un grande laboratorio di idee e progetti per il futuro.
Un sentito grazie a tutti coloro che parteciperanno a questa complessa e
stimolante esperienza”.
Il progetto è
stato scelto dal Ministro Giuli fra la terna selezionata dalla Commissione di
Valutazione dell’avviso pubblico a due fasi promosso dalla Direzione generale
Creatività Contemporanea del MiC.
Questa la terna
dei progetti curatoriali presentata al Ministro sono stati: “Homeness: Abitare
visibile per cittadini invisibili” (gruppo curatoriale Habitus composto da
Massimo Alvisi, Marilena Baggio, Marco Biraghi, Gianpiero Borgia, Roberto
Fioretti, Vittorio Gallese, Christian Iaione, Pisana Posocco, Davide Ruzzon); “ITALIAMARE.
Viaggio nell’architettura del razionalismo mediterraneo” di Cherubino
Gambardella; “TERRÆ AQUÆ. L’Italia e l’intelligenza del mare” di Guendalina
Salimei.
La Commissione,
presieduta da Angelo Piero Cappello e composta da Claudio Varagnoli, Paolo
Desideri, Margherita Guccione e Renata Cristina Mazzantini, ha sottolineato
l’alta qualità progettuale dei dieci dossier selezionati nella prima fase
dell’avviso pubblico, anche in termini di credibilità, concretezza ed effettiva
fattibilità, e ha poi concordato all’unanimità sulla terna di candidati da
sottoporre al Ministro, valutati come migliori anche in termini di originalità
del progetto scientifico e competitività internazionale.
Sulla proposta
progettuale di Guendalina Salimei, la commissione ha espresso la seguente
valutazione: “La proposta curatoriale pone al centro della riflessione il tema
del mare, la visione del Mediterraneo allargato ai vicini oceani, un elemento
forte della cultura italiana che definisce le coste e il territorio.
Particolare attenzione è dedicata alla sostenibilità delle trasformazioni, in
linea con quanto proposto da Carlo Ratti. La selezione di architetti avviene
attraverso una chiamata aperta volta a raccogliere contributi progettuali,
teorici e multimediali sul ripensamento del rapporto tra terra e mare. Un
comitato scientifico avrà il compito di selezionare le proposte da inserire
all’interno del progetto espositivo. L’allestimento si articola in diverse
soluzioni, interpretando il concetto di ‘soglia’. Il percorso invita a riflessioni diverse
affrontando la memoria del passato attraverso un censimento dello stato di
fatto e sul futuro attraverso lo strumento della chiamata aperta; il
dispositivo consente una lettura differenziata dei temi attraverso ambienti immersivi,
strumenti multimediali e soluzioni interattive”.
Architetto e
Professore in Progettazione Architettonica alla Sapienza Università di Roma,
Guendalina Salimei fonda il T-Studio affiancando la pratica del progetto etico
alla ricerca sperimentale, prediligendo interventi in ambienti costruiti e
naturali, spesso in condizioni di disagio e degrado, perseguendo un vivere
responsabile in ambito sociale, ambientale e tecnologico. È direttore del
Master in Progettazione degli Edifici e membro dei comitati scientifici di
prestigiose istituzioni come il Centro di Eccellenza Villa Vigoni, l’Accademia
Angelica Costantiniana di Lettere Arti e Scienze e la Fondazione Michelucci.
Seguendo gli insegnamenti di Zevi e più in generale gli orientamenti propri
della scuola di architettura di Roma, sperimenta quella cultura del progetto
che individua il fondamento del processo ideativo nel rapporto con la storia,
la città, l’urbanistica, la stratificazione dei tessuti edilizi, lo studio del
contesto e delle relazioni spaziali, l’interpretazione dell’esistente e del
nuovo. Oltre a partecipazioni a convegni, pubblicazioni e un’intensa attività
didattica e sul campo, ha realizzato oltre un centinaio di opere tra
riqualificazioni, riusi e architetture pubbliche, in Italia e all’estero,
conseguendo premi e riconoscimenti nazionali e internazionali. Tra i suoi
progetti più importanti: l’ampliamento del Museo Egizio e il recupero di parti
del Concentrico di Stupinigi a Torino; la riconversione dell’ex Convento di San
Benedetto a Ferrara; il riuso dell’ex Chiesa dell’Annunziata in Museo d’Arte a
Foligno; la riqualificazione della Crypta Balbi a Roma; la sistemazione della
via Sparano a Bari; i water-front di Napoli Molo Beverello; Taranto Molo San
Cataldo e Messina Area ex Fiera. A questi si aggiunge il costante impegno nella
riqualificazione delle periferie. Tra i progetti più significativi il
“Kilometro Verde” a Corviale, a Roma, progetto che ha ispirato il film “Scusate
se esisto” di Riccardo Milani, con Paola Cortellesi.
Fonte: Ministero della Cultura
Nella foto: Guendalina Salimei.
Crediti: MiC.
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