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4 OTTOBRE, GIORNATA MONDIALE DEGLI ANIMALI

4 OTTOBRE, GIORNATA MONDIALE DEGLI ANIMALI

WWF: “La salvaguardia delle specie animali è un valore indiscutibile da difendere. Il declassamento dello stato di protezione del lupo è simbolo di un arretramento culturale pericoloso da arginare”. Domani si celebra San Francesco d'Assisi, patrono d'Italia, il santo che seppe parlare al lupo.

Author: Redazione Aurora/Thursday, October 3, 2024/Categories: News, Animali

Il 4 ottobre, San Francesco d’Assisi, si celebra la Giornata Mondiale degli Animali. Un’occasione per ricordare quanto sia importante la vita in ogni sua forma e quanto la nostra stessa esistenza dipenda dagli equilibri naturali garantiti solo dalla presenza delle specie selvatiche che con noi condividono il pianeta. Questa giornata cade purtroppo in un periodo storico triste per la biodiversità. Mentre in Abruzzo la Regione si appresta ad abbattere quasi 500 cervi nonostante l’indignazione generale e gli appelli di migliaia di cittadini, nei giorni scorsi la maggioranza degli Stati membri dell’Unione Europea ha espresso parere favorevole a declassare lo stato di protezione del lupo nell’ambito della Convenzione di Berna.

Lupo. Foto © F.Cianchi.

Centinaia di migliaia di cittadini e oltre 300 organizzazioni, insieme al mondo scientifico, hanno sottolineato come l’unica soluzione per una coesistenza duratura sia investire nella prevenzione: ma la politica sembra essere sorda ed ha intrapreso una strada pericolosa, cedendo a chi vende l’abbassamento della protezione del lupo e la possibilità di abbattimenti come unica soluzione al conflitto tra il predatore e le attività economiche.


Lupo. Foto: © G.Mancori.


I dati più recenti dimostrano come il lupo non sia il principale problema per il settore zootecnico a livello europeo. Nel territorio dell’Unione europea il lupo è responsabile delle predazioni sullo 0,06% dei capi di bestiame europei. Numeri che evidenziano come la specie, seppure possa avere un impatto elevato su singole aziende che non investono nella prevenzione, non rappresenti il principale problema da risolvere per gli allevatori. Promettere false soluzioni avrà come vittima il lupo e gli allevatori stessi.

Il lupo rappresenta una specie-chiave: come altri grandi carnivori occupa il vertice della catena alimentare, ed è in grado di regolare le densità di altre specie come gli ungulati e persino le nutrie, migliorando gli equilibri naturali e garantendo la salute dei nostri ecosistemi.

Lupo, PNALM. Foto: © G.Mancori.

 

Nel secolo scorso il lupo era stato portato sull’orlo dell’estinzione dalla persecuzione umana. Se oggi si contano circa 20.000 esemplari in Europa, e più di 3.300 in Italia, si deve a campagne di conservazione che hanno cambiato la storia di questa specie. Già nel 1973 il WWF Italia lanciava l’Operazione S. Francesco, campagna pioneristica che ha cambiato l’immagine del lupo e ha migliorato la percezione sociale di questo animale iconico. Se lo stato di protezione del lupo verrà declassato si rischia di vanificare decenni di sforzi per promuovere una coesistenza pacifica tra uomo e grandi carnivori e di avviarci su strade lontane da quelle indicate dalla scienza. Un arretramento culturale inaccettabile, in un periodo storico che invece dovrebbe portare a mettere al centro delle politiche nazionali e internazionali la conservazione della natura e della biodiversità come valore condiviso imprescindibile per il nostro futuro.

Foto: © Enrica Bellinello.

 

Il declassamento dello stato di protezione del lupo si inserisce in un periodo storico complicato per la coesistenza tra uomo e grandi carnivori. Per questo il WWF Italia è impegnato in prima linea anche su specie come l’orso bruno e la lince.