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I cimiteri monumentali, patrimonio d’arte. L’Italia detiene il primato europeo

I cimiteri monumentali, patrimonio d’arte. L’Italia detiene il primato europeo

Firmato un protocollo d’intesa con il Ministero dei Beni Culturali per valorizzare e catalogare questi preziosi luoghi della memoria

Autore: Redazione Aurora/venerdì 14 ottobre 2016/Categorie: Attualità, Arte, Italia

I cimiteri come bene culturale, dalle potenzialità turistiche tutte da scoprire: in questa direzione va il protocollo d’intesa firmato nel prestigioso scenario del Teatro di Corte della Reggia di Caserta tra il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e la Sefit (Servizi funerari italiani) associata ad Utilitalia. I cimiteri monumentali, luoghi della memoria collettiva, sono anche patrimonio storico-artistico del Paese. Tra i punti principali del protocollo, sottoscritto dal sottosegretario ai Beni culturali Antimo Cesaro e il vicepresidente di Utilitalia Mauro D’Ascenzi, alla presenza del direttore della Reggia, Mauro Felicori e di Pietro Barrera, responsabile nazionale di SEFIT e segretario generale del MAXXI di Roma, l’intervento dei Beni Culturali in sostegno ai Comuni nella gestione dei cimiteri monumentali, anche con interventi legati ad un possibile bonus fiscale. È prevista la realizzazione di un Atlante dei cimiteri in formato digitale, con la possibilità di mappare i beni culturali custoditi nei cimiteri, con il risultato collaterale ma importantissimo di recuperare beni sottratti e prevenendo furti d'arte che spesso si verificano in questi luoghi. “I cimiteri monumentali costituiscono un patrimonio architettonico ed artistico che il MiBACT ha voluto fortemente portare sotto la propria tutela - dichiara il Sottosegretario ai beni culturali e al turismo, Antimo Cesaro. “In Italia spesso si fondono perfettamente con il paesaggio circostante e ospitano, oltre a grandi protagonisti della nostra storia politica, culturale e sociale, anche tanti artisti, poeti, scrittori stranieri che scelsero il Belpaese per il loro ultimo viaggio. Basti pensare, ad esempio, al Cimitero di Staglieno vicino a Genova, la Certosa di Bologna, il Cimitero monumentale di Milano e quello di Bari. Luoghi dell’anima dove riscoprire il piacere del silenzio, della riflessione, circondati dal verde e da magnifici gruppi scultorei ottocenteschi che – conclude Cesaro - sembrano riecheggiare le gesta e i pensieri degli illustri sepolti”. Per le aziende pubbliche che gestiscono i siti cimiteriali, si tratta di un segnale che viene definito “storico” da Mauro D’Ascenzi, che, ricordando “quale bellezza rappresentino, specie in Nord Europa, alcuni cimiteri monumentali dotati di grandi parchi, di sculture meravigliose e anche di tombe di defunti che hanno fatto la storia dell’umanità - afferma - non c’è bisogno di scomodare Ugo Foscolo per ammettere quali sensazioni emotive i cimiteri siano in grado di trasmettere. L’Italia è sempre stata molto timida in questo, relegando solo al 2 novembre la libertà di parlarne e di apprezzare questo patrimonio. Il protocollo apre un nuovo percorso, mette sotto l’ala protettiva e competente dei Beni Culturali questo enorme patrimonio storico ed architettonico”. Il documento sottoscritto punta ad individuare azioni condivise di promozione turistica e valorizzazione culturale dei cimiteri monumentali e dei luoghi della memoria. Un settore innovativo di turismo, che via via ha trovato sempre più interesse a livello internazionale sino dal 2001, da quando cioè, per iniziativa dell'Association of Significant Cemeteries in Europe - ASCE, è stata avviata la promozione del riconoscimento dei cimiteri europei come parte fondamentale del patrimonio dell’umanità, e la successiva creazione, a livello europeo, della European Cemeteries Route, percorso di 67 cimiteri monumentali di cui 6 in Italia. Sviluppare il turismo per i cimiteri monumentali, così come in altri Paesi del mondo, infatti, può avere risvolti importanti per la loro valorizzazione culturale paragonabile a basiliche, duomi, chiese, abbazie. Si calcola che nel mondo siano 417 i cimiteri di potenziale interesse turistico, la maggior parte dei quali si trova in Europa: l’83,5% del totale pari a 348 cimiteri; il resto è suddiviso tra Asia (9,8%), America (5,8%) e Oceania (1%). L’Italia, a livello europeo, ha il primato del numero di cimiteri di interesse turistico: sono il 55,2% del totale, pari a 192 cimiteri dislocati nelle varie Regioni. La maggior parte si trova in Toscana (13% del totale nazionale), in Sicilia (10,4%) ed in Emilia Romagna (9,9%).

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